Avvisi bonari. Più informazioni nel cassetto fiscale

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Fonte: MySolution

L’Agenzia delle entrate ha pubblicato il provvedimento prot. n. 419815/2024 del 19 novembre avente ad oggetto “Attuazione delle disposizioni in materia di rafforzamento del contenuto conoscitivo del cassetto fiscale, ai sensi dell’articolo 23 del decreto legislativo 8 gennaio 2024, n. 1. Disponibilità nell’area riservata delle funzioni di consultazione e gestione delle comunicazioni emesse ai sensi degli articoli 36-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e 54-bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633″.

Il provvedimento in attuazione della riforma fiscale (vedi comma 3 dell’articolo 23 del D.Lgs. 8 gennaio 2024, n. 1) disciplina l’attivazione delle funzionalità che permettono al contribuente di consultare e gestire, in un’unica sezione della propria area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate, le comunicazioni degli esiti dei controlli automatici delle dichiarazioni, c.d. avvisi bonari:  articoli 36-bis del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 e 54-bis del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633. 

Le comunicazioni sono consultabili nella sezione “L’Agenzia scrive” del Cassetto fiscale. La disponibilità del documento è comunicata mediante notifica nell’area riservata e, se il destinatario è una persona fisica, anche mediante un messaggio trasmesso tramite l’app IO

La comunicazione è messa a disposizione successivamente alla sua consegna. Qualora la comunicazione non sia visualizzata, è consultabile previo inserimento dei relativi dati identificativi della stessa

Per ciascuna comunicazione resa disponibile nell’area riservata è possibile:

  1. effettuare il pagamento dell’importo eventualmente richiesto mediante l’apposita funzionalità, procedendo alla regolarizzazione della posizione entro il termine ivi indicato. Il versamento è effettuato, in unica soluzione e integralmente, con addebito su un conto aperto presso un intermediario della riscossione e intestato al contribuente, identificato dal relativo codice fiscale. Nella procedura è richiesta l’indicazione del codice IBAN del conto di addebito, che deve essere intestato, o cointestato con abilitazione a operare con firme disgiunte, allo stesso contribuente.
  2. richiedere assistenza tramite CIVIS, il servizio consente di fornire chiarimenti sulle irregolarità rilevate, segnalando le ragioni per cui si ritiene non dovuto, in tutto o in parte, il pagamento.

I servizi in parola possono essere utilizzati direttamente dai contribuenti ai quali sono indirizzate le comunicazioni, oppure dagli intermediari delegati all’utilizzo del servizio “Cassetto fiscale delegato”. 

Nella prima ipotesi (lett. a),  l’intermediario, ai fini del versamento, inserisce il codice IBAN del conto intestato al contribuente.